Il circolo vizioso che accomuna tutte le dipendenze

 

Se pensiamo ad un tossicodipendente possiamo facilmente immaginare cosa provi costantemente e ripetutamente nei confronti della sostanza. Non è difficile immaginare che ad un certo punto, seppur contro la sua volontà, viva un vissuto emotivo intenso che lo spinga ad avvicinarsi alla sostanza pur sapendo che non dovrebbe farne uso. Di sicuro non risulta difficile immaginare che pur essendo pienamente consapevole dei danni derivanti dall’azione di acquistare sostanze stupefacenti e farne uso, non riesca proprio a fare a meno di mettere in atto quelle determinate azioni che lo indurranno, solo dopo aver placato il senso di urgenza, a sentirsi in colpa.

L’impossibilità di resistere all’impulso, il sollievo derivante dall’azione e, infine, la vergogna e i rimorsi che arrivano una volta che le acque si sono calmate: questo è ciò che accade a chi ha una dipendenzaqualsiasi essa sia. Che si tratti di una dipendenza da sostanze oppure comportamentali (senza la presenza di sostanze) non c’è differenza. In tutti i casi si vivrà un vero e proprio circolo fatto di urgenza, impellenza e impossibilità di fermare l’azione, messa in atto e senso di colpa.

In questo circolo non c’è un punto preciso di innesco, ogni elemento può innescare il successivo. Ciò vuol dire che a volte tutto può avere inizio con un comportamento messo in atto istintivamente per abitudine, altre volte si può avvertire un senso di urgenza, di impulso impossibile da non ascoltare, un forte stimolo da placare, o altre volte si possono avvertire emozioni come  la rabbia, l’ansia, la tristezza che fungono da innesco per il successivo comportamento disfunzionale, il quale una volta messo in atto innescherà il senso di colpa.

Dunque, un vero e proprio circolo vizioso composto da sensazioni, emozioni e comportamenti che si rinforzano a vicenda.

 

Chi ha una dipendenza ce l’ha, innanzitutto, nei confronti delle sue funzioni, dei suoi comportamenti e stati d’animo. Si è dipendenti da questo circolo vizioso che non si riesce ad interrompere.

Il circolo vizioso che accomuna tutte le dipendenze:

Impulso, azione e senso di colpa

Questo tipo di circolo vizioso è presente in ogni forma di dipendenza, che si tratti di una dipendenza da sostanza o nel gioco d’azzardo, oppure nello shopping compulsivo, o anche nella dipendenza sessuale o anche nelle dipendenze da relazione.

Inoltre, esistono almeno sei caratteristiche che accomunano ogni forma di dipendenza.

Vediamole insieme:

  1. Tendenza a minimizzare

Chi fa uso di droghe come anche chi presenta una caratteristica di dipendenza affettiva fa difficoltà a definire se stesso come un dipendente, essendo presente la convinzione di possedere il pieno controllo del comportamento disfunzionale che può essere interrotto quando si vuole.

Associate alle caratteristiche di dipendenza spesso ci sono la vergogna, la debolezza, la mancanza di volontà. Per questo prendere contatto con la consapevolezza di avere una dipendenza può essere doloroso e difficoltoso.

 

  1. Assuefazione e astinenza

Il tossicodipendente che, all’inizio, ha l’effetto desiderato impiegando una certa quantità di sostanza, con il tempo deve assumere dosi sempre maggiori per ottenere gli stessi risultati. Questo è ciò che avviene anche nelle altre forme di dipendenza come ad esempio nella dipendenza sessuale, nella dipendenza da gioco d’azzardo. Dunque quando parliamo di assuefazione facciamo riferimento alla progressiva diminuzione dell’effetto di una sostanza o di un comportamento.

Mentre per astinenza intendiamo la sofferenza psicofisica provocata dalla sospensione della sostanza o del comportamento.

 

  1. Centralità della dipendenza

L’oggetto della dipendenza, sia esso la sostanza, il gioco, lo shopping o una relazione si pone al centro dell’interesse del soggetto. Tutto il resto diventa marginale rispetto all’importanza che sì dà all’oggetto della dipendenza.

 

  1. Difficoltà di regolazione emozionale

Le persone dipendenti sembrano essere accomunate da difficoltà di contatto e regolazione emozionale. Può essere presente una sorta di  “diluvio emotivo” a discapito della parte razionale, una sorta di supremazia della parte emotiva percepita come predominante e incontrollabile rispetto alla parte razionale. Oppure all’opposto, una dominanza della parte razionale su quella emotiva che può indurre il soggetto a fare molto riferimento alla funzione del pensiero a discapito del mondo emotivo.

In entrambi i casi si fa fatica a stare a contatto con l’emotività e con la funzione e il significato che l’emotività porta con sé.

 

  1. Difficoltà economiche

Chi ha una dipendenza ha spesso difficoltà economiche. Spesso si tratta di spese eccessive come nel caso del gioco d’azzardo o dell’acquisto di sostanze e altrettanto spesso può capitare che le difficoltà economiche derivino anche dalla difficoltà del dipendente di concentrarsi sul lavoro, di impiegare delle energie di cui si sente di non disporre,  piuttosto che  di porsi nelle condizioni di autonomia finanziaria. La personalità dipendente potrebbe riportare delle difficoltà personali riguardanti, ad esempio, la fiducia in se stesso tanto da non riuscire a porsi nelle condizioni per disporre autonomamente di un adeguato quantitativo economico, o ancora, potrebbe disporre del denaro che gli è necessario ma non gestirlo autonomamente.

 

  1. Difficoltà relazionali

Per chi ha una dipendenza le difficoltà relazionali sono molto frequenti e possono essere di diverso tipo.

A seconda del tipo di dipendenza ritroveremo una dinamica relazionale tipica.

 

Ad esempio, non è difficile pensare alle difficoltà familiari e relazionali quando è prensente una dipendenza da sostanza o da gioco d’azzardo dovuti alla presenza di bugie, piccoli furti di denaro, sfiducia reciproca.

O ancora, possiamo fare riferimento alle difficoltà relazionali, alle tensioni riguardanti ad esempio la coppia quando è presente una dipendenza sessuale. Ma possiamo anche provare ad immaginare i conflitti, le difficoltà che possono sorgere tra due membri della stessa famiglia lì dove uno dei due utilizzi il denaro familiare per lo shopping compulsivo.

Inoltre, teniamo presente che a prescindere dal tipo di dipendenza, la personalità dipendente ha delle caratteristiche personologiche e di contatto relazionale tipiche.

Difatti molto spesso, per raggiungere uno stato di benessere profondo e applicabile all’intera  vita della persona, risulta necessario fare un lavoro sulle caratteristiche di personalità che inducono il soggetto a porsi nei confronti di se stesso, degli altri, e della vita in generale, seguendo specifiche modalità.

Se ti capita di sentirti sopraffatto da emozioni scomode, se proprio non riesci a smettere di compiere quell’azione che ti fa star male o semplicemente se vuoi approfondire il tema,

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